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LTS.02 - Lubrorefrigeratore Aria-Olio serie OilJet per trapani e fresatrici

Cod. LTS.02

Il Lubrorefrigeratore mod. LTS.02 è un dispositivo a funzionamento pneumatico, progettato allo scopo di lubrificare e raffreddare l’utensile e il pezzo in lavorazione su macchine utensili a mandrino verticale, del tipo: trapani da banco, trapani a colonna, trapani radiali, trapani-fresa, fresatrici per attrezzisti, fresatrici universali, fresatrici CNC e macchine utensili in genere. Queste macchine necessitano di frequenti cambi lavorazione e conseguenti riposizionamenti e cambi utensile.

Il dispositivo adotta il principio della Lubrificazione Minimale, tecnologia anche nota come MQL: Minimum Quantity Lubrication. Infatti, compie la sua funzione tramite apporto di aria compressa e minime quantità di fluido lubrificante.

Tutti gli articoli OilJet sono ottimizzati per l’utilizzo di oli lubrificanti interi, normalmente a base estere sintetico vegetale, oltre ai più noti lubrorefrigeranti miscibili in acqua. L’articolo LTS.02 è un prodotto professionale, proposto in unica versione “full optional” con Tubo-flex in due diverse lunghezze.

Il dispositivo è stato appositamente progettato per un utilizzo frequente e “ravvicinato” dell’operatore. Ciò è reso possibile dalla particolare progettazione del sistema Venturi, posto all’interno dell’unità miscelatrice (a seguito definita “Console”) e dal contenuto ugello erogatore, che consente una erogazione del fluido con una limitata nebulizzazione, in modo particolare con l’utilizzo di oli lubrorefrigeranti miscibili in acqua.

L’ampia versatilità della famiglia LTS.02 è arricchita da una serie di accessori opzionali che ne incrementano ulteriormente i campi d’impiego.

  • Tutti i modelli sfruttano il principio Venturi, quindi il fluido viene aspirato dal serbatorio e successivamente miscelato all’aria compressa. Questo avviene secondo una diversa modalità tra le due macro-famiglie: LMG01 +01, rispetto a LTS.02

Il risultato finale è molto simile e con predisposizioni più o meno marcate verso certi utilizzi ………. come a seguito viene descritto.

  • Sono progettati per utilizzare indistintamente tutti i fluidi lubrorefrigeranti normalmente conosciuti, descritti a seguito.
  • Non prevedono la raccolta e il riutilizzo del fluido utilizzato, in quanto le modeste quantità erogate, in parte si deposita sui pezzi in lavorazione, contribuendo a salvaguardarli da ossidazioni, evapora spontaneamente e in parte si disperde tra scarti di lavorazione.
  • Le macchine destinatarie sono quelle descritte nelle varie schede tecniche di ciascun modello, estendendosi a macchine speciali ed attrezzature varie per lavorazioni meccaniche. Infatti, in base alle caratteristiche di una determinata “macchina speciale”, è possibile optare per uno o altro modello.
  • Come è ben definito nei rispettivi Manuali d’uso e manutenzione, per ragioni di sicurezza e coerenza generale, gli articoli OilJet non si propongono per la sostituzione “a prescindere” dell’impianto originario, di lubrorefrigerazione a getto continuo di fluido. Infatti, oltre certi limiti di capacità-gravosità di lavorazione di determinate macchine, le prestazioni garantite dai sistemi minimali (detti MQL) non sarebbero sufficienti per smaltire il calore generato tra utensile e pezzo in lavorazione.

In definitiva, le macchine destinatarie ideali per l’installazione di questi articoli, possono definirsi appartenenti alle categorie:  “macchine utensili ad asportazione di truciolo e macchine a deformazione di piccole-medie dimensioni”.  Per chiarezza, le macchine a deformazione (sicuramente meno conosciute) sono quelle che svolgono la loro lavorazione “deformando” il metallo, quindi senza entarre nello specifico vi appartengono le Presse in genere e gli impianti di profilatura.

  • Ove la tipologia e dimensione della macchina ospitante lo consente, gli articoli OilJet permettono la rimozione del vecchio impianto di lubrorefrigerazione a getto continuo, con evidenti vantaggi in termini di ingombri, ristagni dei fluidi degradati (specie nei casi di utilizzo sporadico) e conseguente smaltimento, pulizia generale dell’ambiente circostante, maggiore salvaguardia degli schermi in materiale plastico dei ripari antinfortunistici.
  • Ciascun modello è sviluppato con un concetto di massima modularità, (la prevalenza dei kit aggiuntivi e dei ricambi, è comune a tutti i modelli OilJet). Questa flessibilità generale, consente inoltre di poter sviluppare articoli ad hoc, specie per installazioni su macchine di serie.

 

 

 

ALCUNI ESEMPI DI UTILIZZO:

 

Esempio 1:  per una macchina a mandrino verticale (es. Trapano Fresatrice) che necessita di un frequente cambio utensile, con probabile variazione della sua stessa lunghezza, si predilige il modello LTS.02, in quanto è dotato di uno “snodo” posto alla base del tubo-flex, per il disimpegno rapido della zona di lavoro, oltre a disporre di una regolazione assiale del tipo frizionato (comune anche ad altri modelli). Tutto ciò consegue ad una massima versatilità e rapidità di utilizzo.

Esempio 2:  per una macchina con punto di erogazione distante dal punto ottimale di azionamento, oppure da porsi appositamente a distanza per ragioni di sicurezza, è consigliabile l’utilizzo del modello LMG.01.C… in quanto dispone di Tubo-ugello erogatore in versione Satellite, cioè distaccato dalla console e supportato da una propria base magnetica.  Con l’aggiunta del kit base magnetica per il supporto della console, si ottiene il massimo della versatilità.

La macchina destinataria più classica per l’utilizzo del modello LMG.01.C… è il classico Tornio Parallelo, come dimostra il video di presentazione generale della gamma OilJet.

Esempio 3:  per una macchina di utilizzo occasionale, sulla quale potrebbe essere sconveniente fissare definitivamente una unità, potrebbe essere utilizzato il modello più adatto al caso specifico, abbinato al kit opzionale Base magnetica.  Kit peraltro applicabile a tutti i modelli OilJet.

Trattasi di un dispositivo a funzionamento pneumatico, progettato allo scopo di lubrificare e raffreddare l’utensile e il pezzo in lavorazione su macchine utensili a mandrino verticale, del tipo: trapani da banco, trapani a colonna, trapani radiali, trapani-fresa, fresatrici per attrezzisti, fresatrici universali, fresatrici CNC e macchine utensili in genere. Quindi, macchine che necessitano di frequenti cambi lavorazione e conseguenti riposizionamenti e cambi utensile.

Il dispositivo adotta il principio della Lubrificazione Minimale, tecnologia anche nota come MQL: Minimum Quantity Lubrication. Infatti, compie la sua funzione tramite apporto di aria compressa e minime quantità di fluido lubrificante, tra questi:
– Lubrificanti interi, normalmente a base estere sintetico vegetale.
– Lubrorefrigeranti miscibili in acqua.

L’articolo LTS.02 è un prodotto professionale, proposto in un’unica versione “full optional” con Tubo-flex (53) di lunghezza 300 mm (art. LTS.02A30) oppure 390 mm (art. LTS.02A39).

 

 

CARATTERISTICHE DEGLI OLI PIU’ COMUNI UTILIZZABILI

 

Oli miscibili in acqua (detti anche emulsionabili), sia di origine minerale, sintetica e semi-sintetica.  Questi fluidi lubrificanti sono i più conosciuti, perché già utilizzati negli impianti classici a getto continuo.  Il fatto che, tutte le officine meccaniche normalmente già dispongano di questo prodotto, oltre ad essere il più economico, porta ad una prevalente preferenza verso il suo utilizzo.

Questo prodotto è da noi stessi preferito e consigliato per un utilizzo su tutti i dispositivi Oliljet, in quanto essendo su base acquosa, risulta poco propenso alla formazione di nebbie-aerosol respirabili.

 

Oli interi (da intendersi senza allungarli con acqua). Questi fluidi lubrificanti sono appositamente prodotti per un utilizzo su impianti MQL (Minimum Quantity Lubrication), categoria di cui fanno parte gli articolo OilJet.   Quest’ultimi sono normalmente di origine vegetale, atossici, molto fluidi e pressoché incolori.

Trattandosi di un prodotto “intero”, a parità di capacita di lubrificazione e raffreddamento, la quantità erogata deve essere notevolmente inferiore rispetto al precedente, infatti la sua superiore viscosità (rispetto all’acqua) gioca automaticamente a tale scopo.  La tabella tecnica presente su ciascuna scheda prodotto, dimostra questa comparazione.

Da segnalare il fatto che, questa categoria di prodotti vengono polverizzati (atomizzati) anche alle ridotte portate di aria, quindi è più difficoltoso portare a zero l’emissione di aerosol.

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